Nuova Riveduta:

Geremia 51:35

La violenza che mi è fatta e il tormento della mia carne ricadano su Babilonia!»,
dirà l'abitante di Sion.
«Il mio sangue ricada sugli abitanti di Caldea!»,
dirà Gerusalemme.

C.E.I.:

Geremia 51:35

Il mio strazio e la mia sventura ricadano su
Babilonia!»
dice la popolazione di Sion,
«il mio sangue sugli abitanti della Caldea!»
dice Gerusalemme.

Nuova Diodati:

Geremia 51:35

La violenza che è stata fatta a me e alla mia carne ricada su Babilonia», dirà l'abitante di Sion. «Il mio sangue ricada sugli abitanti di Caldea», dirà Gerusalemme.

Riveduta 2020:

Geremia 51:35

“La violenza che mi è fatta e il tormento della mia carne ricadano su Babilonia”, dirà l'abitante di Sion; “Il mio sangue ricada sugli abitanti della Caldea”, dirà Gerusalemme.

La Parola è Vita:

Geremia 51:35

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Geremia 51:35

'La violenza che m'è fatta e la mia carne ricadano su Babilonia', dirà l'abitante di Sion; 'Il mio sangue ricada sugli abitanti di Caldea', dirà Gerusalemme.

Ricciotti:

Geremia 51:35

L'offesa fatta a me, alla carne mia, gravi sopra Babilonia, dice l'abitacolo di Sion; e il sangue mio, sopra gli abitanti della Caldea, dice Gerusalemme».

Tintori:

Geremia 51:35

Il male commesso contro di me e la mia carne sta sopra Babilonia, dice il popolo di Sion, e il mio sangue sta sopra gli abitanti della Caldea, dice Gerusalemme.

Martini:

Geremia 51:35

L'iniquità commessa contro di me, e il macello della mia carne sta sopra Babilonia, dice la figliuola di Sion, e il sangue mio sopra gli abitatori della Caldea, dice Gerusalemme.

Diodati:

Geremia 51:35

La violenza che mi è stata fatta, e la mia carne, è sopra Babilonia, dirà l'abitatrice di Sion; e il mio sangue è sopra gli abitatori di Caldea, dirà Gerusalemme.

Commentario abbreviato:

Geremia 51:35

Capitolo 51

Il destino di Babilonia; la controversia di Dio con lei; gli incoraggiamenti che ne derivano per l'Israele di Dio Ger 51:1-58

La conferma di questo Ger 51:59-64

Versetti 1-58

I particolari di questa profezia sono dispersi e intrecciati, e le stesse cose sono lasciate e riprese. Babilonia è ricca di tesori, ma né le sue acque né le sue ricchezze la metteranno al sicuro. La distruzione arriva quando non ci pensavano. Ovunque ci troviamo, nelle più grandi profondità, nelle più grandi distanze, dobbiamo ricordare il Signore nostro Dio; e nei momenti di maggiore paura e speranza, è più necessario ricordare il Signore. Il sentimento suscitato dalla caduta di Babilonia è lo stesso della Babilonia del Nuovo Testamento, in Re 18:9, 19. La rovina di tutti coloro che sostengono l'idolatria è un'occasione per ricordare il Signore. La rovina di tutti coloro che sostengono l'idolatria, l'infedeltà e la superstizione è necessaria per la rinascita della vera pietà; e le minacciose profezie della Scrittura danno conforto in questa prospettiva. La grande sede della tirannia anticristiana, dell'idolatria e della superstizione, il persecutore dei veri cristiani, è certamente destinato alla distruzione come l'antica Babilonia. Allora vaste moltitudini piangeranno per il peccato e cercheranno il Signore. Allora le pecore smarrite della casa d'Israele saranno ricondotte all'ovile del buon Pastore e non si allontaneranno più. L'esatto adempimento di queste antiche profezie ci incoraggia a credere in tutte le promesse e profezie delle sacre Scritture.

Riferimenti incrociati:

Geremia 51:35

Ger 50:29; Giudic 9:20,24,56,57; Sal 9:12; 12:5; 137:8,9; Is 26:20,21; Zac 1:15; Mat 7:2; Giac 2:13; Ap 6:10; 16:6; 18:6,20

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